Fino al 1 luglio 2007, Genova dedica una mostra alla grande stilista Gabrielle-Coco Chanel, simbolo di una moda pratica e moderna.
Presso la Loggia degli Abati, all’interno di Palazzo Ducale, sette sale raccontano la vita e la carriera dell’elegante Signora della moda. Un vita dedicata alla ricerca dell’abito “perfetto”, semplice, funzionale e che ben si addiceva al nuovo modello di donna che si andava delineando in quegli anni: dinamica, sportiva, indipendente ma sempre femminile. Tutte caratteristiche che la stilista racchiudeva in sé.
Chanel ha disegnato capi ed accessori che hanno fatto storia: gli abiti in jersey dalla linea morbida (per prima utilizzò questo tessuto nel 1916) e i tailleur in tweed che hanno liberato le donne dei primi ‘900 da crinoline e corsetti, i sandali con la punta bicolore aperti sul tallone, “la petite robe noir”, (1926) l’abitino nero perfetto per ogni occasione e la borsetta di pelle impunturata con catena dorata. Uno stile immediatamente riconoscibile, non soggetto al passare delle mode perché, come lei stessa amava ripetere: “La moda passa, lo stile resta.”
Un viaggio che parte dal 1920, anno che segna l’ingresso di Coco nell’Olimpo della moda e che, attraverso abiti, accessori, costumi di scena, (numerosi quelli che l’artista realizzò sia per il teatro che per il grande schermo) ricostruzioni video e audio, porta a comprendere la figura di una donna particolarmente carismatica che contribuì a creare il nuovo modello femminile del ‘900. Ingresso libero.
Presso la Loggia degli Abati, all’interno di Palazzo Ducale, sette sale raccontano la vita e la carriera dell’elegante Signora della moda. Un vita dedicata alla ricerca dell’abito “perfetto”, semplice, funzionale e che ben si addiceva al nuovo modello di donna che si andava delineando in quegli anni: dinamica, sportiva, indipendente ma sempre femminile. Tutte caratteristiche che la stilista racchiudeva in sé.
Chanel ha disegnato capi ed accessori che hanno fatto storia: gli abiti in jersey dalla linea morbida (per prima utilizzò questo tessuto nel 1916) e i tailleur in tweed che hanno liberato le donne dei primi ‘900 da crinoline e corsetti, i sandali con la punta bicolore aperti sul tallone, “la petite robe noir”, (1926) l’abitino nero perfetto per ogni occasione e la borsetta di pelle impunturata con catena dorata. Uno stile immediatamente riconoscibile, non soggetto al passare delle mode perché, come lei stessa amava ripetere: “La moda passa, lo stile resta.”
Un viaggio che parte dal 1920, anno che segna l’ingresso di Coco nell’Olimpo della moda e che, attraverso abiti, accessori, costumi di scena, (numerosi quelli che l’artista realizzò sia per il teatro che per il grande schermo) ricostruzioni video e audio, porta a comprendere la figura di una donna particolarmente carismatica che contribuì a creare il nuovo modello femminile del ‘900. Ingresso libero.
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