Davvero carino questo libro scritto da Lisa Corva, giornalista di “Grazia”. Si ride e soprattutto ci si tira su pensando che siamo tutte sulla stessa barca noi ragazze (quasi!) trentenni che dobbiamo fare i conti con il precariato, stage infiniti e rimborsi spese a fine mese. Ma nonostante ciò continuiamo a prendere la vita con ironia e a sognare sfogliando le riviste di moda con abiti e accessori dei grandi stilisti (finendo poi da Zara!). La storia è quella di Stella, giornalista free-lance (lei si definisce la colf dell’editoria) che abita a Milano e si ritrova con un giovane marito appena licenziato. Sa tutto delle nuove collezioni e guardando una borsa ti può dire di che marca è e quanto costa. Purtroppo però per i suoi acquisti si rifugia da Zara. Le direttrici dei giornali per i quali lavora sono solo esseri insopportabili che non scendono mai dai loro tacchi a spillo...Davvero divertenti le sue avventure.
10 commenti:
AMICA COINQUILINA DI CABINA....VADO A COMPRARLO!!!!BACIONI
di cabina... ???
forse ho fatto un po d confusione....credevo tu fossi la mia amica giuly....amica di mary....sorry...bhe....sei il suo clone in quanto shopping!!!!
Ne sono felice! Spero a presto,
G.
cara Giulia ci siamo ritrovate completamente in questo libro eh?
bravissima Lisa Corva!siamo o non siamo tutte Cenerentole Metropolitane? Gira la Moda...
voglio la Neverfull in edizione limitata di Murakami! ma ancor di più UNA PROMESSA COME TU BEN SAI!!!
baci
francy
La stessa promessa che aspetto anche io.. ah povere noi donne della categoria NP (ossia Nuove Povere) :)
veramente carino il libro, mi rispecchio anche io, 40 enne single e "molto" precario, per nn dire quasi disoccupato. Anche io compravo le sneakers di Prada e le Hogan, ora ci penso su 3 volte e la moda me la faccio da me, riciclando roba degli anni precedenti con avanzi di outlet (o peggio... ma perchè, anzi , meglio, con roba da China shop!); è una realta con cui i fashion victim dei brands famosi devono fare il conto...inutile dire che anche io riconosco un Fay da 200 mt. di distanza...dovrei fare il consulente d'immagine ai ricchi cafoni!
Ciao Antonino 68 grazie per il tuo commento e la tua testimonianza. So bene che anche per gli uomini la situazione lavorativa purtroppo non è delle migliori in generale! e cmq si può essere Glam anche con pezzi "cheap"!! :) A presto! un abbraccio
Sarà perchè non sono così patita della moda, ma a me il libro non è proprio piaciuto; è interessante l'idea di raccontare un diario della sopravvivenza con stile, ma trovo il risultato ben poco credibile. Un romanzo un pò forzato, che rimane frivolo fin quasi alla nausea.
Ciao Brigitta, grazie per il tuo commento. Ognuno ha i suoi gusti e quindi se non ti è piaciuto hai fatto bene a scriverlo!:)
A presto,
Giulia
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